LA RICHIESTA, IL GRUPPO DI LAVORO
Da un incontro con il sindaco Sordella nasce la richiesta dell’Amministrazione Comunale della città di Fossano di sviluppare una mostra che ponga in luce la genialità di Leonardo Da Vinci attraverso l’esposizione di macchine realizzate nel POMLab: l’esperienza di Mario Milanesio, co-fondatore del POMLab e membro del direttivo, suggerisce però di offrire una rilettura del genio toscano in chiave contemporanea attraverso l’uso di tecnologie moderne abbinate alla sensibilità soggettiva del gruppo di lavoro.

Il POMLab come ogni fablab è un luogo di incontro per competenze diverse: si unisce al gruppo Francesca Ambrogio, grafico pubblicitario che coltiva il sogno di diventare designer industriale. Coinvolta da subito nel progetto curerà le grafiche che hanno accompagnato la mostra e il contenuto dei pannelli, a partire dallo studio di testi critici su Leonardo dai quali estrapola disegni e testi predisponendoli poi per le incisioni.

Dietro alle macchine del fablab Luca Ferrua, ex studente Vallauri e oggi libero professionista, e Gabriele Panero tecnico di laboratorio di giorno e maker appassionato di notte, entrambi membri fondatori del POMLab, si alterneranno per realizzare concretamente i pannelli espositivi e le rappresentazioni 3D.

Collage 2

L’IDEA, LA MOSTRA
Partendo da uno studio approfondito degli scritti del genio rinascimentale, il gruppo di lavoro, costituito da Francesca Ambrogio, Luca Ferrua, Mario Milanesio e Gabriele Panero ha realizzato un percorso sensoriale che abbina scritti e disegni di Leonardo Da Vinci a tecnologie visive e di interaction design contemporanee.

20181014_194145

La mostra si sviluppa su due sale comunicanti.

La prima sala è concepita per narrare il GENIO di Leonardo.

Per rappresentarne l’umanità, il suo essere UOMO, si è allestita la seconda sala la quale, per il tramite di una serie di pannelli raffiguranti gli studi anatomuattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria. Per ciascun elemento sono stati realizzati pannelli che riportano testi e disegni di Leonardo abbinati a una rilettura in chiave contemporanea. Accanto a queste didascalie sono installate riproduzioni 3D: una bombarda, un aliante, un icosidodecaedro.ici del maestro, riesce a completarne la visione

Come la prima sala è caratterizzata dalla presenza di un cuore stampato in 3D, la seconda sala, specularmente ospita un cervello realizzato con la stessa tecnica. Questi due elementi sono indicatori della dualità del Maestro toscano: il cuore dell’Umanesimo e il cervello del pensatore rinascimentale.

Il visitatore si muove e interagisce con la mostra, costituita da pannelli e oggetti realizzati presso il fablab.

LA DINAMICA DELLA MOSTRA

Il visitatore si avvicina all’ingresso della prima sala: vede una serie di pannelli, disposti a varie altezze e parzialmente illuminati, e rumori di fondo, lievi, rimandano allo sciabordìo delle acque di un fiume, ai rumori di zoccoli di cavalli, a voci vicine e lontane delle piazze medioevali. INleONardo_Roma_13
Il visitatore si avvicina a un primo pannello, senza un ordine predefinito, e si avvicina per curiosità, e per tentativi. Il pannello, rilevatane la vicinanza, reagisce illuminandosi progressivamente e mette in risalto un testo, una citazione leonardesca, una riproduzione di tavole o di schizzi relativi ad un determinato argomento: interagisce con il visitatore, fornisce al visitatore informazioni di sè. Il visitatore è naturalmente incuriosito e spinto a indagare maggiormente la natura e il contenuto del pannello, e intanto un secondo pannello si illumina per un momento in un altro angolo della sala, senza un ordine precostituito, attirando l’attenzione dello spettatore e distogliendolo e anche distraendolo dal pannello che sta analizzando.20181014_194531
Il visitatore è naturalmente indotto, sia dall’esaurirsi della prima esperienza, sia dalla disposizione degli altri pannelli e dal loro ammiccare illuminandosi, ad approcciarvisi secondo un percorso solo parzialmente guidato dalla dislocazione dei pannelli stessi nella stanza. Si presume che tenderà a seguire quelli più prossimi, sia in senso spaziale che secondo il proprio personale filo narrativo, attirato dall’accensione casuale degli stessi.

L’incontro con ogni pannello genera nuova comprensione e nuovo approfondimento tanto del tema trattato, che il visitatore tenderà a collegare nel percorso di visita, quanto della figura di Leonardo e del suo approccio prettamente umanistico alla conoscenza, comprensione e approfondimento della realtà naturale.

Il visitatore si muove in mezzo ai pannelli e prima o poi incontra la zona centrale nella quale sono presenti una o più realizzazioni tratte dal genio leonardesco: come Leonardo faceva seguire all’incontro con la natura e allo studio della stessa l’ideazione di strumenti, macchine, dipinti, tecniche, così il visitatore dopo un percorso di conoscenza più o meno casuale incontra le opere e realizzazioni.

La zona centrale di ciascuna sala presenta installazioni meno dinamiche dal punto di vista illuminotecnico, al fine di focalizzare l’attenzione sulla singola opera pur avendo percorso, ciascun visitatore, strade di conoscenza completamente diverse l’uno dall’altro.

UNA ESPERIENZA MULTISENSORIALE

La mostra mira a offrire al visitatore una visione diversa e accattivante delle figura di Leonardo da Vinci diversa da quella comunemente proposta dai mezzi di comunicazione e dai banchi di scuola: nell’idea dei curatori Leonardo da Vinci non è ancora una volta solo il genio rinascimentale inventore e artista dalla creatività multiforme, bensì piuttosto una personalità innamorata della Natura e delle sue Leggi, che intuisce quando non riesce a spiegare dati i mezzi limitati dell’epoca in cui vive, e che vive di stupore.

La mostra crea a livello conscio e inconscio nella mente degli spettatori un viaggio nella personalità di Leonardo: un percorso sensoriale analogo a quello leonardesco quando questi, spinto dalla sua innata curiosità, si immergeva nella complessità della natura per indagarne ogni suo aspetto e ideare quelle che, con il tempo, diventeranno le sue più grandi opere.20181014_194809

Leonardo Da Vinci è definibile artista totale per il fatto che si innamorava letteralmente di ogni cosa che vedeva, di ogni elemento che catturava la sua attenzione anche solo per brevi istanti: ciò lo portava a una comprensione profonda di ogni singolo aspetto del mondo che lo circondava.

Il suo essere uomo, prima di ogni altra cosa, lo ha portato negli anni a sviluppare un attaccamento ed un’affezione particolare nei confronti della vita stessa: si è voluto perciò ideare un percorso che esaltasse questo aspetto della sua poetica, cioè l’integrazione della vita, dell’essere uomo con l’idea di genio, coinvolgendo lo spettatore e i suoi sensi alla maniera in cui i sensi stessi coinvolgevano Leonardo con la Natura.

La vita di Leonardo, la sua presenza, la sua persona, il suo essere uomo era presente in ogni singolo istante di ogni singolo progetto da lui condotto ed ecco che si percepisce quanto gli elementi naturali siano fondamentali per delineare un percorso possibile della vita leonardesca.

METAFORE E SIMILITUDINI

Come Leonardo si immergeva nella vita quotidiana inseguendo i suoi pensieri portando avanti i suoi progetti, spesso senza concluderli perchè distratto da nuovi interessi, nuove curiosità e nuove idee che il contatto con la Natura e le sue Leggi gli permetteva di sperimentare, così il visitatore intraprende un percorso nel mondo leonardesco, con le sue descrizioni testuali, grafiche, i suoi progetti, e viene distratto, richiamato da altri pannelli ad altre idee, ingenerando una sensazione di smarrimento rispetto alla grandiosità della Natura quale Leonardo stesso percepiva, con i suoi quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria.

photo_2019-07-10_22-53-27

LA REALIZZAZIONE

Al centro della prima sala un cuore di dimensioni doppie rispetto a quello umano, richiama l’Umanesimo, il profondo contatto con il Leonardo UOMO prima ancora che con il Leonardo GENIO.

La seconda sala racconta, invece, gli studi anatomici del Maestro. Cinque pannelli in legno tagliati a laser conducono il visitatore alla riproduzione 3D di un cervello. Contrariamente al cuore, il cervello è volutamente più piccolo di quello umano: la tecnologia è in questo modo al servizio del cuore.

photo_2018-09-04_16-10-26

Ogni pannello della prima sala è inciso su plexiglass con le macchine per il taglio laser a disposizione del

POMLab ed è contornato da una cornice lignea che contiene al suo interno sensori di prossimità e un microcontrollore i quali consentono l’illuminazione dinamica all’avvicinarsi dello spettatore.

La Natura che affascina Leonardo è raccontata attraverso i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria. Per ciascun elemento sono stati realizzati pannelli che riportano testi e disegni di Leonardo abbinati a una rilettura in chiave contemporanea. Accanto a queste didascalie sono installate riproduzioni 3D: una bombarda, un aliante, un icosidodecaedro.

20180928_114638_EDIT


LA GESTIONE
Sotto l’egida dell’Istituto Vallauri si è imbastita una collaborazione con gli studenti dell’indirizzo turistico e di altri corsi di studi nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. I giovani hanno avuto l’opportunità di svolgere la funzione di mediatori di sala, accogliendo il pubblico, spesso proveniente da altri comuni e anche da Paesi stranieri, mettendo alla prova sul campo le proprie attitudini all’accoglienza turistica anche in ambito culturale.

IL MIUR E L’ESPOSIZIONE A CASTEL SANT’ANGELO A ROMA

Nella primavera del 2019 il Miur ha fatto richiesta all’IIS G. Vallauri di poter esporre a Castel Sant’Angelo a Roma la presente mostra, nell’ambito delle commemorazioni dell’anno leonardesco.

Di seguito un video dell’evento.

In Leonardo: da Fossano a Roma ( La Fedeltà )

SU DI NOI
In conclusione si allegano una serie di link informativi sulla mostra e di articoli che, con nostro grandissimo piacere, giornali e siti di informazione hanno scritto su di noi.
Targato CN
IdeaWebTV
PiazzaGrande
Città di Fossano
Visit Fossano
Comunicato Stampa
Evento Facebook